giovedì 1 maggio 2008

1976_radiolibere

Potevo avere 9 anni. Facevano la loro comparsa le prime "radio libere" ed in effetti un po’ di curiosità e aria di nuovo in casa si respirava. C'era la radio a valvole che si riempiva di nuova musica e dalle nostre parti una delle frequenze più battute era la 100.5 MHz di Radio Farfalla. C'erano anche i programmi con la diretta telefonica e i radio-giochi e mi capitò anche di vincere un going, da ritirare presso gli studi. Che non erano dietro l'angolo, ma 15km più in là, in un grosso paesetto, all'ultimo piano di un palazzo che mi doveva sembrare un grattacielo, perché al di là della finestra della reception la vista era vertiginosa. Ambienti ovattati, grossi mixer, microfoni e cuffie, musica di limpida qualità sonora (altro che radio a valvole) e speaker in carne e ossa. Facemmo amicizia e mia madre, probabilmente colpita da quell'ambiente colorato, li invitò tutti a cena a casa. E qualche sera dopo la casa era invasa da personaggi decisamente freak: c'era Nico filosofo capellone, Umberto suo fratello ancora più capellone, Gerardo ballerino calvo in calzamaglia, Elvino il vignettista, Raffaele lo speaker dalla voce calda, Pasquale "Lino" il tuttologo, oltre a tre-quattro brunette con la frangetta (erano proprio gli anni '70…). Una serata divertente, per loro che conoscevano così la famiglia del tipografo con 4 figli e per noi che conoscevamo così i volti della radio, con le loro speranze e i loro sogni. Colonna sonora della serata, neanche a dirlo era "La radio" di Eugenio Finardi dalle frequenze di Radio Farfalla.


Courtesy image: classikrock.blogspot.com


--


P.S.: In onore di Eugenione e di quell'episodio, una mia personale versione strumentale di "Le ragazze di Osaka". Non picchiatemi.

16 commenti:

robdigiu ha detto...

Il Going l'avrei adorato... peccato che io sono stato bambino negli anni ottanta, il che la dice lunga!
Ma poi, tutti gli speaker, che fine hanno fatto?!

Unpercento ha detto...

Evvai!!! Bravo Beppe!

kavafis ha detto...

Io ero uno di quelli, speaker avventurieri, a volte senza asta per il microfono, dischi raccimolati qua e là, bei tempi, molta improvvisazione, mettevano in discussione la nostra cultura personale. I mezzi erano quelli che erano. Ma la voglia di fare era tanta, avevamo ancora dietro di noi la spinta keynesiana, tutto era positivo e da acquisire!
Finardi , allora, l'ho visto in concerto! "La radio" CHE ROBA!!!

Un caro saluto!!!:)))

AlmostMe ha detto...

grazie!!!!!!!

uappauc0 ha detto...

Bravo..visto il video. Anch'io suono la chitarra, è una delle mie passioni, purtroppo da un pò dimenticata!
complimenti

Akiiiiiiiiii ha detto...

Ti assicuro che ascoltare la tua musica leggendo quest'ultimo post è decisamente piacevole.
Non sapevo nemmeno cosa fosse un going e, purtroppo, non ricordo le radio libere e la loro nascita. Di sicuro però apprezzo tutto quanto scritto a sinistra, nel trafiletto in cui spieghi chi sei...l'ingegneria ha segnato i miei studi, amo la vita e la verità almeno quanto chi ne fa parte...e perchè no...magari un giorno non lontano avrò anch'io delle date importanti da ricordare.

Aki

corradovecchi ha detto...

Oggi non esistono più radio libere (ahimè), ci sono solo radio commerciali che è ben diverso; belli i tuoi ricordi con i personaggi incontaminati degli anni 70. Ciao

Cate ha detto...

SEI UN MITO!

.switch ha detto...

Ciao,
grazie della visita :)

rosdrudidurella ha detto...

Ciao Beppe! .. che bei ricordi, ho lavorato per una radio libera di roma nel 78, avevo solo 15 anni, ma mi sono divertita tantissimo era un bel periodo quello, non c'era solo la p38. Ho scritto un post su com'è andata a Torino tutto da ridere, vieni a leggerlo c'è anche una video intervista finale,
baci
Rossella.

rosdrudidurella ha detto...

Ho appena ascoltato il brano ....

B R A V O!!!!

Seguono applausi ....
Complimenti,
Rossella

rosdrudidurella ha detto...

Mi fa piacere ti sia piaciuta, sono andata a braccio le domande non le conoscevo prima, tutto improvvisato all'istante. A me ha entusiasmato come Gianni Bonfiglio l'ha confezionata, dopo in post produzione, nelle immagini scelte che scorrono alle mie spalle e nella musica, mi ha regalato quella che avevo descritto e nominato. In realtà io stavo in una stanza asettica, e spoglia, seduta su di uno sgabello, con il blu dietro.
Ancora bravo a te per come hai eseguito il brano alla chitarra. Ce ne fai ancora?
Ciao
Rossella

laPetruzzelli ha detto...

Peccato...le radio stanno scomparendo. i gioveni ascoltano musica selezionata si Ipod oppure vedono MTV. Tempo fà ho scritto un racconto su di una radio molto strana :Radiossessione.

sirjo ha detto...

Erano tempi magici quelli delle prime radio libere.
Io ho trasmesso per un po' nella seconda metà degli anni '80, ma non era più la stessa cosa, si era perso lo "spirito pionieristico" ed era subentrato quello "commerciale".
Un saluto by Sir Jo

jeneregretterien ha detto...

anche io ho fatto un'operazione nostalgia e sono arrivati oltre 150 commenti, si ascoltatori e di chi ha lavorato all'epoca nelle radio. Una di queste, radio napoli city ha presentato agli ascoltatori un giovanissimo Pino Daniele, 30 anni fa.
il post è qui:

http://jeneregretterien.splinder.com/post/16831307

ridanciana ha detto...

che bel blog!