sabato 11 aprile 2009

Operazione Back-Home.

Tutto partì a Natale scorso, perché da diversi anni arriva Natale e l'home theatre è puntualmente rimandato, per dare spazio ad altre priorità. Allora ci si arrampica in soluzioni low-budget, tra l'autocostruito e il presunto affare su Ebay. Conversando con Mino, un mio cugino, venne fuori che se avessi trovato un paio di casse piccoline, usate e in buono stato, avrei trovato il modo di inserirli in soggiorno, configurazione 2+1+1 (front L+R, centrale, subwoofer) e relativo ampli con decoder Dolby surround, rinunciando agli effetti dei canali posteriori. E lui: "Ricordi le tue Cerwin Vega? Sono ancora in contatto con coloro cui le hai vendute quindici anni fa e passa … devono fare spazio e le venderebbero volentieri, tanto le hanno completamente abbandonate". "Davvero!? Le ricompro!", risposi. Antefatto: era il 1986, quando mi regalai (… mi feci regalare) il primo vero impianto stereo, con classico quartetto piatto-piastra-ampli-casse. Ecco, la scelta delle casse fu quella che in particolare richiese attenzione, scelte tra quelle che avevano un migliore rapporto qualità-prezzo, dal suono grintoso, ascoltate e ri-ascoltate al negozietto. Poi erano proprio belle: un due-vie col woofer dal caratteristico foam rosso e il logo sul cupolino. L'orecchio divenne esigente e cinque anni dopo fu sostituito l'intero impianto, con componenti hi-end dal costo molto più elevato. Il "vecchio" impiantino venne venduto pezzo dopo pezzo e di quelle casse non seppi più nulla. "Comunque sono da rimettere un po’ a posto … le hanno tenute ferme in cantina per anni", precisò Mino. "Non importa, me le riprendo e le faccio restaurare da un esperto", dissi senza pensarci. Ed ecco, presto le Cerwin Vega tornarono a casa: ma in effetti come si vede il foam rosso dei woofer si era corroso ed era divenuto color arancio sbiadito. Urgeva la mano di un esperto: trovato! Mi son fidato di Gabriele, un artigiano del suono come ama definirsi. Ho precisato che le avrei rivolute esattamente com'erano (ovviamente conosceva anche lui il marchio CW e il tipico woofer): lui inizialmente m'ha freddato l'entusiasmo, dicendomi che i ricambi per quel pezzo oggi sono solo di produzione cinese e se avessi voluto farle suonare bene avrei dovuto rinunciare al foam rosso per uno grigio di migliore qualità. L'ho implorato di lasciar stare per una volta tanto il suono ma di privilegiare l'aspetto estetico: "E' una questione affettiva, non acustica: mi faccia contento, anche se dovrò attendere un mese!" Gabriele alla fine si è convinto ed il risultato direi è stato egregio. In più ho ritrovato il suono di quelle Cerwin Vega che conoscevo, fedele almeno al 90%. Le stesse casse che mi fecero conoscere il suono delle chitarre di David Gilmour e di Mark Knopfler, della voce di Peter Gabriel e di Sting …


1 commento:

ceglieterrestre ha detto...

Ciao conosco bene questi mostri, a casa di mio figlio grande in ogni angolo spuntano loro, sono i padroni di casa.Io sento ancora una piccola radio;)
Cari amici, vengo a lasciare un mio saluto di buona giornata. Scusatemi, se non sono molto presente con i commenti. In questo periodo, visto che dovevo stare chiusa in una stanza di Roma per lavorare, per non soffrire, ho iniziato un racconto per ragazzi.Solo due righe del..."I racconti della ragazza con la valigia".
...Intorno un paesaggio di morbide colline verdeggianti, è come immergersi nella quiete di ricordi lontani...
C'era ancora quanche piccola casa di pietra, fieno accatastato a pagliaio, il sole indora la paglia e le cicale continuavano a cantare dalla mattina alla sera.