sabato 27 febbraio 2010






Si, anch'io ho visto Avatar, con moglie e bambini. E ovviamente m'è piaciuto, perché come dicono altri è spettacolare, coinvolgente, ecologista, grandioso, intrigante, etico, commovente, onirico, mozzafiato, romantico ed anche furbetto (cit. Leela). Pandora è il mondo che ognuno di noi vorrebbe, con degli alieni alti e bellissimi, un trionfo di esobiologia dove "senti" la vita che ti circonda entrando in intima connessione con essa, innamorandotene. Poi tecnologia a quintali e la lezione anti-americanista che non guasta mai, anche se nel 2154 si spera che piedone l'americano si sia già stancato di esportare democrazia a suon di bombe, rompendo, pagando i danni e pretendendo. Certo se solo l'1% della lezione ecologista del film giungesse alle pie menti nella stanza dei bottoni, l'umanità sarebbe migliore già da subito, senza aspettare il secolo prossimo venturo. Ed è per tutte queste ragioni che poi esco dal cinema con un misto di euforia e di sconforto; e mi capita sempre più spesso.