martedì 25 novembre 2014

C'era una volta il genio italico.


Due notizie dal mondo scientifico, a pochi giorni di distanza tra loro, entrambe di portata storica per il nostro Paese. Passate, ahimè, in totale secondo piano: dannazione, perchè?! Dapprima la missione Rosetta, col suo lander Philae e la strumentazione di bordo in parte di progettazione e realizzazione italiana, la prima volta nella storia di una sonda terrestre su una cometa, poi la cosmonauta Samantha Cristoforetti, prima cosmonauta italiana in assoluto, selezionata tra 9mila sue colleghe aspiranti tali per una missione nella stazione spaziale internazionale ISS. Mi si contorcono le budella a pensare, nell'ordine: 1) che la missione Rosetta per il TG4 (sedicente tiggì nazionale) è semplicemente quella che "rovina l'immagine della stella natalizia"; 2) che la diretta dell'aggancio con la ISS del modulo spaziale con la Samantha su RaiNews24 ha avuto uno share di meno di un decimo della diretta radio del derby Milan-Inter; 3) che neanche tre anni fa un Ministro Italiano della Pubblica Istruzione enfaticamente plaudeva all'apertura del tunnel di 750 km tra il laboratorio del Gran Sasso ed il Cern di Ginevra - e di grandi passi a livello ministeriale da quel triste giorno non ce ne sono stati -; 4) che prima ci sedevamo al tavolo coi grandi del G7, poi abbiamo ospitato il G8 (tirando a lucido l'inverosimile anche a costo di debiti ventennali e impietosendo gli ospiti sulle rovine dell'Aquila per elemosinare accordi energetici favorevoli), ora ci accontentiamo di fare la foto di gruppo al G20 - dove si parla di tutto purchè non si cambi nulla. E infine, è un fatto che ci sia un sottile filo rosa che lega i due avvenimenti - è determinante il contributo femminile nella missione Rosetta - ma per l'italico macho medio per il quale la donna va bene finchè è bella e non pensante oppure mamma a casa, l'accusa di aver fatto passare in secondo piano gli eventi storici di cui sopra è solo un complotto della statistica.