Giuseppe Girolamo, avrei voluto conoscerlo. Sarà lo stesso mio nome, sarà perchè siamo nati nello stesso paesello, sarà la comune passione del basso elettrico (che lui sapeva suonare molto bene), sarà il clamore creato dai mass-media sul naufragio della Costa Concordia, ma la storia di questo sfortunato compaesano mi ha colpito. Al suo funerale l'altro giorno c'eravamo tutti, tutti quelli che in qualche modo si sono sentiti colpiti da questa storia. E pensare che ci siamo incrociati diverse volte sotto casa, lui sempre con quei capelli folti e arruffati (i ragazzi della comunità metal a prima vista fanno un pò paura ma sono tutti bravi ragazzi, si sa), lo sguardo interrogativo quasi volesse chiedermi qualcosa; a sentire chi l'ha conosciuto doveva essere davvero una gran brava persona Giuseppe, una persona sensibile. Ora mi tocca imparare qualcosa del progressive-metal, a partire dai Dream Teather, devo chiedermi il perchè di "The Spirit Carries On", del perchè James LaBrie in persona, frontman dei DT, abbia voluto omaggiare Giuseppe all'introduzione di questo brano durante la tappa milanese del febbraio scorso, del perchè gli amici, che hanno atteso tre mesi di potersi stringere attorno a lui, abbiano voluto vegliarlo tutta la notte, dall'arrivo della salma fino al funerale, col sottofondo delle note di quella canzone, del perchè all'uscita della bara dalla chiesa le note del pezzo andavano in straordinario sincrono con ciò che si stava svolgendo...
Ogni perdita deve lasciare lo spazio per una rinascita, per far scattare la scintilla di una nuova fase, che possa far ricordare questa persona attraverso le sue passioni: la musica è un grande linguaggio per fare tutto ciò. Se ci sarà un modo di ricordarlo in musica, sarò lì a parteciparvi, anche se questo non mi toglierà il rimpianto di non averlo conosciuto. Arrivederci, Giuseppe.
Update luglio 2013: ora c'è finalmente l'Associazione a lui intitolata, fondata dagli amici in forma di Onlus.