La numerologia per quest'anno 2020 appena conclusosi avrebbe predetto un anno di buon auspicio, certamente carico di tante aspettative... Numero tondo, divisibile per 2,4,5,10,20,101, bello anche graficamente, sia in versione araba che romana (MMXX) e persino binaria (11111100100).
Poi è arrivata la pandemia: se il 2020 voleva lasciare di se un segno epico beh, c'è riuscito! Riflettevo sul fatto che quest'anno ha rimesso in discussione praticamente tutto: valori, amicizie, abitudini, credenze, alimentazione, lavoro, educazione, istituzioni.
Ho visto stimati colleghi con tanto di laurea scientifica diventare complottisti, antivaccinisti e seguaci di pseudoscienze; ho visto joint-venture tra aziende brillanti saltare contro ogni previsione logica; ho visto città talmente deserte da sembrare finte. Abbiamo imparato a leggere i grafici ed una volta interpretati abbiamo avuto paura. E ci siamo chiusi in casa, e non per un giorno, ma per cento giorni. La fortuna di avere una casa abbastanza grande, calda ed iperconnessa: tutti e quattro riuniti per vivere, forzatamente, un periodo certamente irripetibile.
Ne siamo usciti cambiati, forse migliori. Ci sono cose, ad esempio, che non avrei mai pensato di desiderare, gesti comuni pre-Covid ora rari o quasi impossibili: una stretta di mano, un abbraccio, una colazione di lavoro per guardarsi faccia a faccia (senza mascherine).
Io ed Mgz abbiamo scoperto l'ortoterapia, abbiamo cominciato a prenderci cura di un piccolo pezzo di terra, a suon di zappa, carriola e secchi d'acqua: la prima insalata coi nostri pomodori aveva un sapore nuovo, di una bontà difficile da spiegare a parole. Eppoi per la prima volta non ho fatto bilanci economici di fine anno, perchè non me ne frega proprio nulla: sono vivo, anzi siamo vivi ed in salute, quindi siamo ricchi.
Dunque, col rischio di sembrare uno sciocco, affermo che per me il 2020 è stato un anno grande, direi necessario: roba da vertigine, da ricordare come di quando ho sconfitto le paure attraversandole e superandole. E sono grato al 2020, nel quale ho riscoperto il valore di una casa ed una famiglia, ormai passata dallo status di amorevole ad … adorabile!