giovedì 11 ottobre 2007

Squilli di tromba, gente: il Beppe torna a suonare!!!
Partivo dall'idea di raccontare questa rilevante novità che mi vede coinvolto (fuori dall'ambito lavorativo) a partire dal luglio scorso: il ritorno alla musica suonata. Ma presto mi son reso conto che per inquadrare meglio la portata dell'evento avrei dovuto raccontare un po’ tutto dall'inizio. Dunque ne è venuta fuori una sorta di …


… (auto)biografia musicale del Beppe.

"O fai una musica senza futuro, o non hai capito mai nessuna lezione"  



Leggenda vuole che sia nato sotto una radio a valvole Mivar. La musica in casa in casa di Beppe non è mai mancata: il nonno materno, ex-organista dilettante ma con gusto, apprezzava le strimpellate sul suo harmonium da salotto. A sette anni Beppe imita le note dello spot televisivo di "Vecchia Romagna" ed è subito oggetto di curiosità. Ma lui non gradisce queste attenzioni e molla la tastiera. Nel frattempo la radio si consuma alle note dei Beatles, The Who, Genesis, Pink Floyd, Yes, The Police, Supertramp, Dire Straits … L’occasione giusta viene più tardi, a 14 anni, quando presa in prestito una chitarra si iscrive ad un corso amatoriale di chitarra, tenuto da Antonio Da Costa. Vederlo suonare i ritmi della bossa-nova e del flamenco è la folgorazione. Da allora le sei corde iniziano a muoversi nelle sue vene. Poi Sandro gli dice: “Te che c’hai orecchio, aiutami a provare i pezzi di questo nuovo gruppo … tiè, ascolta questa, si chiama Sunday Bloody Sunday …”. Ricomincia così a imitare pezzi celebri e grandi successi: è la cover-mania. Non trascurabile è per Beppe il tempo dedicato al laboratorio di sperimentazioni elettroniche che nel frattempo si è allestito in soffitta, dove provare a creare suoni, analogici ovviamente, insieme al suo amico Gianni.  

Un sacco di spiccioli spesi a distorsori autocostruiti, flanger che si inceppano, amplificatori iperpotenti ma instabili, forme d’onda quadre e sinusoidali fino ad arrivare ad una vera chitarra elettrica e una vera band. Anno 1987 circa: nascono gli Eclipse. Mesi e mesi di prove rigorose con i fratelli Pasquale e Vincenzo (chitarra e tastiere), Massimo (batteria) e Gianni (basso elettrico, lo stesso Gianni di cui sopra) ed il battesimo del pubblico ad una festa in cantina, primavera 1989, dove Beppe e gli Eclipse sbalordiscono un centinaio di curiosi accorsi. 

Feste di contrada, Feste dell’Unità, spettacoli autofinanziati (es. un autoarticolato di 12m. piazzato, attrezzato e pronto per lo spettacolo in un solo pomeriggio): ogni bagno della folla è un'emozione che non ha prezzo. Massimo lascia il posto a Mario, Gianni prepara il matrimonio con Franca così la band nel 1991 diviene Empty Pocket Band, a sottolineare la cronica carenza di mezzi economici per sostentare questa sanguigna passione per la musica. 

Sotto la guida di Pasquale&Vincenzo è l'ora di un concerto tutto proprio: la Empty Pocket Band raduna oltre 500 spettatori al piazzale Indipendenza, sullo sfondo della splendida zona monumentale della città dei trulli. Beppe passa al basso elettrico, probabilmente il primo 5 corde che il paese dei trulli abbia mai visto (tale strumento attualmente troneggia in un grazioso appartamento a Copenhagen). Special-guest della serata è un duo molto springsteeniano, Topsy Turvy (Claudio & Ermanno), che si propone con pezzi originali e allaccia una collaborazione che porterà, con l’inclusione del pezzo “Tell me what is wrong” di Topsy Turvy & Empty Pocket Band nel CD di “Bari Stop-over 92”, la prima esperienza di Beppe come arrangiatore.  

La produzione di Beppe come autore è breve ma intensa: l'estate del '92 è piena di spunti melodici, riposti in una musicassetta a 4 tracce. Anche con la Empty Pocket Band, tra una sessione di prove e l'altra nascono idee per pezzi originali; artefice è Pasquale, geniale quanto basta, creativo e dalla tecnica perfetta. Le esibizioni con la Empty Pocket Band terminano nell'estate '94. Risale a quel periodo una piccola ma divertente esperienza che vede Beppe & Topsy Turvy in un inedito trio basso-chitarra-batteria: si esibisce solo due volte The New Erection's Style, con repertorio stile rockabilly.  

Gli impegni universitari incalzano ma Beppe ha ancora il tempo per un paio di esperienze musicali: baritono in una corale diretta la M° Giuseppe Matarrese (la stessa corale che vide l'esordio di una futura promessa della lirica, Luciano Mastro) e basso "a cappella" tipo Neri-per-Caso in quintetto con Christian, Clorinda, Mino e Valerio. Quest'ultima, occasionale formazione del '95-96 chiude un ciclo perchè Beppe ventottenne annuncia il suo ritiro dalle scene per un paio di buoni motivi: una laurea appena conseguita e il matrimonio con la bella Maria Grazia. Da allora, una grande, lunga parentesi dal mondo della musica suonata, per lasciare spazio al lavoro e alla famiglia. Arrivano loro, la vera musica: Martino e Cosmo. Di tanto in tanto, qualche strimpellata per i piccoli e una serenata in compagnia di amici con gli evergreen.  

Estate 2007. Dei ragazzi hanno voglia di suonare, manca il bassista ed una "session" riaccende in Beppe la voglia di imbracciare uno strumento.
A pochi giorni di distanza Beppe rivede Vincenzo, il tastierista degli Eclipse: poche parole e un invito ad ascoltare qualcosina allo studio di registrazione. Conosce bene quel posto, che rivede a distanza di 13 anni: la musica può fare giri molto ampi, ma alla fine ti riabbraccia. 


E infatti ad attenderlo sono loro, i tre fratelli, Vincenzo, Pasquale e Martino (batterista quest'ultimo, il più piccolo ma il più robusto dei tre!). Loro sono andati avanti con un progetto musicale originale, Bend Sinister, che ha prodotto due album autoprodotti: Bend Sinister – omonimo (1999) e Senza Mete (2007). Nei weekend liberi dagli impegni, in studio di registrazione per mettere a punto le tracce melodiche e ritmiche, affinandole con sovraincisioni e missaggi curati. Notevoli testi di Pasquale. Il paragone con i prodotti commerciali ben più celebrati è immediato: non c'è nulla di meno.
"Ma l'hai portato il basso, vero?", fà Vincenzo …

7 commenti:

rosdrudidurella ha detto...

Che bello sei tornatoa suonare! .. Gran cosa non perdere le proprie ambizioni e piacevolezze coltivando il talento. Mi piacerebbe ascoltare qualcosa, se vuoi e quando vuoi mandamela in mp3. Grazie per la fiducia e l'incoraggiamento per il film.
Vorrà dire che, se non ti soddisfa ti rimborserò il biglietto.
Un abbraccio.
Rossella

ceglieterrestre ha detto...

Quando la passione e passione vera non ti lascia mai. Grazie Beppe per le tue parole. Per la musica, lo sai già come la penso la musica. Un caro saluto franca

gentlemac ha detto...

Potrei utilizzare l'ossatura della tua biografia con pochissimi adattamenti..... !
nel mio caso però sarebbe dueperotto...)
Lo scorso maggio, dopo circa 15 anni ho infilato nuovamene il jack della chitarra in un Marshall. Emozione forte.
Ora ogni tanto ci si trova per diverirsi, ma se mi parlano di incidere un album scappo a gambe levate.
Invece a 16 anni era il mio unico sogno .....

mamoroma ha detto...

grande!! ora non mollare più.....

ceglieterrestre ha detto...

Ciao Beppe desidero sentirti suonare.

utente anonimo ha detto...

buona fortuna Beppe. devo ricordare la tua breve ma divertente parentesi con i Fautori di Musica Moderna, con le nostre jam-session domenicali. divertiti e salutami Pasquale.

the_artist

beppestarnazza ha detto...

Alberto (The_Artist), non ho dimenticato la breve esperienza con i "Fautori" del 2006: era ricompresa nella sezione "serenate in compagnia di amici con gli evergreen " :-)