giovedì 24 aprile 2008
Update 28.04.2008. Rientrati dal week-end romagnolo, che ha toccato le seguenti tappe: A14 Adriatica (code incluse), Lugo di Romagna (B&B 3stelle, Rocca Estense, Pavaglione, monumento a F.Baracca), Ravenna (chiese romaniche, centro storico, mausoleo di Dante), Mirabilandia (full-immersion del parco divertimenti senza giostre estreme e neanche normali...), A14 (con tappa intermedia a Pineto-Teramo).
sabato 19 aprile 2008
Della mia passione per la musica ho già detto. Aggiungerei che in casa questa cosa è vissuta da MGR con un po’ di distacco: la capisco, perché la cosa bisogna sentirla dal profondo e per ciascuno di noi c'è una diversa iniziazione alla musica. In casa è tollerato che lasci una chitarra qua, il basso elettrico poggiato là, ma con la sufficienza (e la sopportazione) che si lascerebbe al nipote pestifero in visita alle feste comandate pur di non far altri danni. Non sono un musicista (mi sarebbe piaciuto esserlo, forse in un'altra vita lo sono stato e ammiro chi riesce ad esserlo), ma in questi ultimi mesi si è riacceso il fuoco positivo dentro, da quando cioè sono ritornato ad impegnarmi in un progetto musicale concreto insieme a Bend Sinister. Perché nelle prove del sabato pomeriggio, che vivo con molta attesa durante la settimana, sta venendo su qualcosa di molto interessante. Artefice è sempre Pasquale, che sta scodellando una dopo l'altra tutte le idee che aveva covato in questi ultimi anni. Se tra i lettori di questo blog c'è un produttore o amico di produttore è allertato, perchè entro il 2008 questo nuovo album verrà fuori.
In tutto ciò si inscrive l'episodio di cui appresso.
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Domenica scorsa eravamo tra gli invitati al matrimonio di Debora e Massimiliano, lei collega di mia moglie. Di solito la mattina in cui devo prepararmi ad appuntamenti di questo tipo parto di cattivo umore, ed in effetti anche questa volta ero di cattivo umore. Vuoi per il vestirsi elegante, vuoi per i km, ma soprattutto per il presagio di doversi sorbire il ricevimento con tanto di musica non gradita sparata a palla sui timpani col dj che ti comanda la festa: lo odio. Però, c'è sempre una (rara) eccezione: ad accoglierci in sala c'era una jazz-band molto originale, con professionisti di primo livello e la giornata (si, perché quaggiù al 41° parallelo i matrimoni durano l'intera giornata, tra menù incredibilmente ricchi e sfarzosi) è volata molto piacevolmente. Sorpresa della MGR, nel vedermi insolitamente lieto e di buon umore. Sotto, qualche immagine della giornata (notare la sposa, che ha esibito anche una bella voce, oltre alla bella presenza - lo sposo mi permetterà l'apprezzamento); per la musica, lascio all'immaginazione. Grazie sposi per la bella giornata!!
martedì 15 aprile 2008
In ordine sparso:
1) sorseggiare una cioccolata calda (yum!) col sottofondo di "New Moon On Monday" dei Duran Duran;
2) sfregare tra le dita una foglia di Verbena odorosa e inspirare il risultato;
3) fare tecno-shopping equo e solidale (trad.: mi giro i Mediaworld, Unieuro, Euronics della zona per farmi gli occhi e/o le orecchie sugli ultimi arrivati tra i tecnologici, non compro nulla e poi tornato a casa vedo le migliori offerte degli stessi prodotti sui negozi on-line);
4) tirar fuori un algoritmo da una serie numerica di dati sperimentali (no, questa è troppo complicata da spiegare);
5) dialogare con uno sconosciuto per trovare un punto di intesa;
6) accompagnare in un interminabile giro di blues col basso una session tra vecchi musicisti.
Ce ne sarebbero tante altre, ma ho fatto una cernita. E come da regolamento, invito altre sei persone a fare altrettanto:
- Claudia (pinkland)
- Chiara Alice (chiaralice)
- Corrado (corradovecchi)
- Ed (unpercento)
- Paolo (rearwindow)
- Franca (ceglieterrestre)
E sempre come da regolamento, ora corro a invitarle personalmente (ma altri non si sentano esclusi e facciano pure copia/incolla).
sabato 12 aprile 2008
Attraversando bei confini
senza sapere chi ci fosse a fianco nel trionfo
Girarsi lievemente per vedere labbra parlare
ma non intendendo in quale lingua
Correre, correre,
con la voglia di starsene immobili
Non era questo il luogo e il tempo
ero preparato ad un colore diverso
Sì capisco, era solo questione di apostrofi
ma dirselo è già rottura
Avere una traccia e non poterla spendere
avere una bandiera e non poterla sventolare.
venerdì 4 aprile 2008
L'America è un paese strano, da sempre. Lì nascono grandi movimenti e grandi premesse di democrazia e lì stesso si martirizzano gli uomini migliori. Per poterne poi fare degli idoli, forse perchè c'è più bisogno di idolatrare che pregare un Dio comune.
Accadde così che Martin Luther King fosse l'uomo giusto, che muoveva le folle e diceva cose che oggi sono ovvie (mica tanto, per la verità) ma che allora erano scandalo. Quindi lo si fece fuori, 40 anni fa. E come spesso accade in un colpo solo si santifica e si toglie di mezzo una persona che per quello che dice e pensa è più pericoloso di una crisi finanziaria a Wall Street. Leggendola così, altri misteri americani hanno una soluzione, 9-11 incluso: ma questa è un'altra storia.
Comunque sia, l'eco di quel "I Have A Dream" risuona tutt'oggi e non c'è pallottola che possa zittirlo.
La storia è una gran cosa, farebbero bene a ricordarlo i revisionisti che da noi riempiono tribune tv e scranni parlamentari.
Martin Luther King (Atlanta, Georgia 15 gennaio 1929 - Memphis, Tennessee 4 aprile 1968), pastore battista ed attivista dei diritti civili del popolo afro-americano di colore, è stato il più giovane Premio Nobel per la pace della storia, riconoscimento conferitogli nel 1964 all'età quindi di soli trentacinque anni.
Il suo nome viene accostato per la sua attività di pacifista a quello di Gandhi, il leader del pacifismo della cui opera King è stato un appassionato studioso.
L'impegno civile di Martin Luther King è condensato nella Letter from Birmingham Jail (Lettera dalla prigione di Birmingham), scritta nel 1963, che costituisce un'appassionata enunciazione della sua indomabile crociata per la giustizia.
Unanimemente riconosciuto apostolo della resistenza non violenta, eroe e paladino dei reietti e degli emarginati, Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinché venisse abbattuta nella realtà americana degli anni '50 e '60 ogni sorta di pregiudizio etnico.
Si diploma nel 1948 al Morehouse College e dopo esser diventato pastore battista a Montgomery (Alabama), King si laureò nel 1955 in filosofia alla Boston University. Nella sua vita organizzò decine e decine di marce e manifestazioni di protesta, invocando il diritto al voto ed altri basilari diritti. Queste rivendicazioni furono in seguito accolte con il Civil Rights Act e il Voting Rights Act.
Celeberrimo è rimasto il discorso che tenne il 28 agosto 1963 durante la marcia per il lavoro e la libertà davanti al Lincoln Memorial di Washington e nel quale pronunciò più volte la fatidica frase "I have a dream" (in Italia evocata spesso in maniera forse impropria ma efficace con: Ho un sogno) che sottintendeva l'attesa che egli coltivava, assieme a molte altre persone, perché ogni uomo venisse riconosciuto uguale ad ogni altro, con gli stessi diritti e le stesse prerogative, proprio negli anni in cui - per dirla con le parole di Bob Dylan - i tempi stavano cambiando e solo il vento poteva portare una risposta. Martin, molte volte fu soggetto ad aggressioni e ad offese molto gravi.
Più volte imprigionato, perseguitato dagli ambienti segregazionisti del sud degli Stati Uniti, nel mirino dell'FBI (con il cui capo J. Edgar Hoover ebbe un rapporto di leale antagonismo), King fu assassinato a colpi d'arma da fuoco prima della marcia del 4 aprile 1968, mentre si trovava assieme alla moglie Coretta Scott King (1927-2006) su un balcone del Lorraine Motel di Memphis, Tennessee. Il suo assassino, James Earl Ray dapprima confessò l'omicidio ma in seguito ritrattò.
Nel 1986 è stata istituita una giornata della memoria in onore di M.L.King, da celebrarsi il terzo lunedì di gennaio, in un giorno prossimo a quello della sua nascita. Il 18 gennaio 1993 il Martin Luther King Day è stato celebrato per la prima volta in tutti i cinquanta stati degli USA.
Molti artisti si sono ispirati alle sue parole. Come ad esempio la celebre canzone "Pride" (In the name of love), tratta dall'album The Unforgettable Fire degli U2. Inoltre nel medesimo album della band irlandese è presente un secondo pezzo ispirato a King, "MLK", titolo coniato semplicemente prendendo le iniziali del reverendo. Altre canzoni che fan riferimento a lui sono "One Vision" dei Queen, nel brano di Ben Harper "Like a king" e nell'inedito "Super Pop" di Madonna ("…If I was an hero I'd be Martin Luther").