Ne sono convinto, lo sguardo di Neda mi perseguiterà per lungo tempo. Ma non quello di questa immagine ufficiale, ma quell'altro, l'immagine dei suoi occhi puntati a fondere l'obiettivo del videofonino che la riprendeva nel suo ultimo istante. Neda, bella, libera e indipendente: ingredienti esplosivi per un regime come quello iraniano. Bisognava colpirla, era necessario. Nella meccanica degli eventi pianificati a tavolino con minuziosa ed inflessibile strategia, Ahmadinejad l'ingegnere aveva in conto anche questo. Però almeno con una cosa non ha fatto i conti: l'urlo silenzioso di quello sguardo di Neda puntato al mondo libero, un mondo che sopravanza di 1000 a 1 in numero i piccoli despoti religiosi. Un'orda silenziosa che presto li annegherà, ne sono certo, con lo sguardo di Neda come bandiera. Dormi tranquillo, libero Iran, è solo una questione di tempo.
4 commenti:
Beppe, con tutto il rispetto per le vittime della repressione del dittatore iraniano, non lo so se dopo aver letto questo non vengono dei dubbi pure a te.
Ciao.
Io invece mi sono chiesta il perchè del successo di questa foto rispetto all'altra in cui Neda sfida il regime, con quegli occhi immortali che sembrano divenire un monito contro chiunque osi sfiorare i suoi fratelli. Spero che tu abbia ragione, che nonostante la morte di tanti ragazzi quest'onda di libertà proprio non si possa arrestare.
@Ed-Unpercento: Come sempre mi metti un dubbio (legittimo) e a volte a pensarla fuori dal coro ci si azzecca. Ho avuto anch'io dubbi sulla corrispondenza dell'immagine ufficiale della ragazza con quella del video, ancora più per la cura grafica di queste foto ufficiali. Un altro tentativo USA di "esportare democrazia" ? Io credo che qualche manifestante iraniano abbia fatto comunque quella fine, che si chiamasse Neda o altro poco importa: mi fanno paura certi ingegneri al potere ...
@Tzu: vorrei davvero un Iran libero da fondamentalismi e non solo l'Iran.
Avevo fatto un post su Neda giorni fa, pubblicando anche il video che dimostra la falsità delle elezioni e quello ormai noto della sua morte. Oggi sappiamo che il dittatore autoproclamatosi, barando con le votazioni e con la repressione che ostenta in modi sempre più inumani, ha quasi chiuso la rete e le tv trasmetteranno solo quello che lui vorrà. Tenere un popolo nell'ignoranza nel senso di non sapere cosa accade nel resto del mondo e di loro, è un mezzo lungamente usato nei tempi, per obbligare il popolo ad obbedire, terrorizzandolo. Troppe sono a oggi le esecuzioni a morte in Iran per chi non la pensa come il nuovo dittatore o per chi (gli studenti) osa contestarlo. Io spero che l'occidente tutto unito, faccia veramente qualcosa contro questo criminale e il fare qualcosa non significa andare a bombardargli le teste. Buon fine settimana e grazie per il commento da me, decisamente più posito sul mio pensiero del 2012 e il calendario maya. Baci e salutio a tutta la famiglia,
Rossella
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