domenica 28 dicembre 2008

Panzerotto del Nintendo.


Il beep-beep del cell. che annuncia un messaggio di sabato pomeriggio alle ore 15.00 circa non è mai un bel presagio: significa che la suonata della band è rimandata. C.v.d. Orfano dell'appuntamento ormai divenuto regolare (stavolta m'ero anche ripassata la parte – prof. Paki ci ha bacchettato tutti sabato l'altro, per non averlo fatto adeguatamente pur avendo spedito il relativo mp3 dei due ultimi pezzi) vagavo per casa alla ricerca di un motivo esistenziale, un motivetto da canticchiare mentalmente o più semplicemente qualcosa per riempire il buco allo stomaco nel frattempo creatosi. Finchè MGR mi illumina: visto che fuori fa freddo, stasera ci starebbero bene due panzerotti; magari in compagnia di Mario e i suoi. Mario è l'amico di banco di Martino, i suoi sono il papà Gianfy (simpaticissimo, buona forchetta) e la mamma Terry (mille risorse, mai ferma un attimo). Detto fatto: Mario è già a casa con la sua Nintendo, da confrontare e mettere in wireless con quella di Martino appena recapitata dal Babbo Natale, che è riuscito a bypassare i veti del sottoscritto – sui videogame sono uno all'antica io, perché una PS2 entri in casa bisognerà che SantaKlaus passi prima SU di me. I panzerotti di mia moglie riscuotono sempre un vasto consenso: la sua segretissima ricetta del ripieno e l'impasto vellutato al Bimby, unite alla frittura bilanciata affidata al sottoscritto ovunque sono ben accetti. Proprio con Terry e Gianfy si parlava di un'altra panzerottata, anche loro presenti giusto un anno fa, in quella che fu definita la panzerottata musicale. La nostra serata è passata così, mentre i bambini erano presi dalle magiche scatolette a due displays … direi infernali scatolette, perché sono riuscite a far litigare Cosmo e Martino più del solito negli ultimi tre giorni!

domenica 21 dicembre 2008

P1020990_1Come un amico di famiglia: bello, grande, forte e da rispettare. Il pino dei trulli di Monte Carello, naturalmente. Alla sua ombra ci si riparava, volentieri si ascoltava il fruscio delle sue fronde la sera. Una forte tromba d'aria nei giorni scorsi ce l'ha buttato giù. P1040198_1 Gli alberi erano due in origine, fratelli: già avevamo subito la perdita dell'altro qualche anno fa, complice il vento e la dura roccia calcarea affiorante delle Murge, impenetrabile alle radici che non hanno potuto ancorarsi che solo superficialmente. Stessa sorte per quest'ultimo, dunque. Però eravamo decisi a non accettare la sorte, questa volta. La faccia di MGR alla vista dell'albero caduto, da lei stesso piantato vent'anni prima diceva tutto. La decisione: tentare il recupero del pino. C'è chi taglia alberi per farne addobbi natalizi, c'è chi li rimette al loro posto, noi Starnazzi amiamo le imprese controcorrente... Contattata la ditta, questo week-end ho seguito con attenzione i lavori di scavo, tra lo sguardo scettico dei miei suoceri, sicuri dell'insuccesso dell'impresa.
P1040295_1P1040296_1Imbragato l'albero, è stato issato, posizionato, allineato, potato e infine sistemato e irrorato. Ora non ci resta che attendere che attecchisca e si ambienti alla nuova situazione. Pregate con noi per la positiva riuscita (altrimenti avranno ragione quelli che in queste ore gufano...).

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Buon Natale a tutti. Giuseppe (Beppe) & co.

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giovedì 11 dicembre 2008

Ho rivisto con piacere l'altra sera "Così parlò Bellavista", grazie alla potenza di internet. Perchè mamma Rai è da un pezzo che non lo programma e se lo fa è relegato ad ore tarde: chissà perchè poi, sarà un film ... eversivo!

lunedì 1 dicembre 2008

Hanife_Ana_200

Appuntamento a domenica prossima (come da locandina accanto).


La compagnia Hanife Ana presenta il romanzo "Undici", ispirato ad una storia vera, un dramma di sbarchi clandestini da parte di giovani africani. L'autrice Savina Dolores Massa, insieme alla voce e coreografie di Alessandro Melis e alle musiche originali di Gianfranco Fedele estrae dal suo romanzo alcuni brani, nella cornice del monumentale Trullo Sovrano di Alberobello. 
Col patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Alberobello e dell'Associazione Culturale Trullo Sovrano.



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Hanife Ana è una nave incagliata, un sogno di balene in decomposizione, un viaggio, un ricordo, una liturgia. Hanife Ana è anche una compagnia di musici, teatranti e sognatori perduti, nata dalla fusione di esperienze musicali e teatrali differenti ma complementari.
Il nucleo centrale e fondativo è costituito da Savina Dolores Massa, Alessandro Melis e Gianfranco Fedele: una scrittrice, un teatrante, un musicista, sensibili all’interazione tra il linguaggio musicale e quello propriamente verbale. Provocatoria divergenza fra l'approccio musicale jazzistico e lo sguardo stremato ma lucido su ogni partorita creatura letteraria.


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Savina Dolores Massa. Da alcuni anni scrittrice a tempo pieno, finalista con la silloge di racconti Isolamatamara al premio letterario A. Gramsci ed. 2006, è giunta nella rosa dei finalisti al Premio Letterario Calvino 2007 con il romanzo Undici, pubblicato dalla casa editrice Il Maestrale. Scrive poesie, racconti, romanzi, teatro, canzoni. Finalista o vincitrice di numerosi premi letterari. Il suo lavoro sulla voce nasce dall’incontro con i registi Marco Parodi e Mario Faticoni, dei quali è stata allieva negli anni 2004, 2005, 2008.


Alessandro Melis. Archeologo, poeta, scrittore, attore. Vincitore del premio “Diego Valeri” ed. 2004, e del premio “Versi con mani di pomice” ed. 2005. Scrive e traduce per il teatro. Collabora con il Teatro Instabile dal 2006, recitando in “Don Chisciotte… un errante contro i mulini a vento”, “Inferno”, “Natività” di Aldo Sicurella. In particolare, nello spettacolo “Inferno”, realizzato nel luglio 2007 nelle aree archeologiche della provincia di Oristano, ha interpretato il ruolo di Dante, proseguendo una ricerca tuttora in corso intorno al poema dantesco. Ha studiato inoltre con Maria Assunta Calvisi, Isadora Angelini, Catie Marchand, Michael Margotta.


Gianfranco Fedele. Pianista e compositore, ha frequentato più volte, negli anni '90, i seminari di Siena Jazz con, fra gli altri, Stefano Battaglia e Enrico Pieranunzi; in Sardegna, il seminario invernale di Nuoro Jazz 2004/2005. Ha studiato pianoforte jazz con Davide Santorsola, Mario Rosini, Nico Marziliano, Peter Waters, Alessandro Di Liberto; armonia, composizione e arrangiamento jazz con Gianfranco Barbera; pianoforte classico con il M° R. DeLeonardis; canto jazz presso la scuola "Il Pentagramma" (Bari) con l'insegnante Gianna Montecalvo; canto lirico con il M° Giacomo Colafelice. Attualmente è laureando nel triennio Jazz presso il conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Svolge la professione di musicista in vari ambiti: jazz, pop, rock, spettacoli di musica e poesia, teatro e altro - dal 1992.


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Update 07.12.2008: E' stata una serata intensa. Grazie a Savina, Alessandro e Gianfranco per averci regalato l'emozione di rivivere una storia solo col suono delle parole e dei gesti! A presto.