M. Vedo che state tutti bene senza di me, ad un anno dalla mia, diciamo... partenza, eh?
G. Ma no pà, cosa dici... mi manchi, altrochè!
M. Non devi fartene una colpa: è normale, la vita va avanti, anzi DEVE andare avanti. Significa che ho lavorato bene...
G. Mi manchi sì, però è diverso da come me lo aspettavo, voglio dire ho incassato il colpo e sono tornato a fare le mie attività, vengo a farti visita al camposanto (a proposito, bella la tomba, essenziale e sobria come nel tuo stile, font elegante), credevo mi saresti mancato tantissimo come dicono in tanti... aspetta, cosa vuoi dire con "ho lavorato bene"?
M. Che ho cercato di lasciare segni di me un pò ovunque, per non farvi sentire il peso dell'assenza. A proposito, il cycas davanti al tuo studio sta bene?
G. Già... il cycas, quello che ti chiesi di potarmi, quando il sabato prima passando davanti al mio studio mi domandasti: "C'è qualcosa che posso fare?" E ti diedi un paio di forbici: lavoro perfetto, non lo tocco da quel giorno! Lo sai: ti ho rivisto nel video catturato dalle tvcc di quel lunedì mattina. Ci sei tu che passi davanti allo studio, diretto verso il centro per le tue commissioni: ti fermi un attimo, ti affacci ed osservi il cycas, compiaciuto per il lavoro fatto. Ti giri, prosegui tranquillo e lentamente, baciato dal sole, scompari dall'inquadratura...

1 commento:
Ora tocca a me, stanotte è il mio turno in ospedale a guardare sul monitor numeri sempre più bassi: pulsazioni, saturazione, atti respiratori, pressione.
Ma quei numeri non sono mia mamma, mia mamma è distesa sul letto qui accanto, occupata in una laboriosa sequenza di inspirazioni-espirazioni che impiegano tutte le scarse energie che le sono rimaste.
Non passerà la notte, spero: soffre troppo e nessuno merita questa agonia, soprattutto non la merita lei.
Il 15 ottobre è il suo compleanno, abbiamo celebrato 79 anni di vita minuscola: marito, figli e nipoti, sorelle un fratello cognate e cognati e altri nipoti, consuoceri e pochissimi amici. Minuscola se vista da fuori, come milioni di altre vite minuscole che però quando si spengono lasciano un vuoto incolmabile.
Passerà il dolore, passa sempre. Spero solo che per mio padre non sia troppo.
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