mercoledì 28 dicembre 2005

rosmarini

ieratici sorrisi
per ieratiche fughe
schiere di vermi in fuga dalla tastiera
irrompono nel passato
un tramonto, sì proprio il più bello
col vento tra i capelli, di me piccolino
in braccio ai miei più cari affetti
in un posto che profumava di rosmarini
e brillava di pietre secche e ancora calde
una lacrima
e rieccomi al crocevia delle ore
ma ci tornerò e controllerò gli eventi
dal deserto delle spore
mi appari tu, un giorno
ed è subito cortocircuito
sull'orizzonte degli eventi
presente-passato-futuro
t'amo e ti amerò

2 commenti:

utente anonimo ha detto...

bellissimi versi ...fotunata colei a cui sono stati dedicati

lorypersempre ha detto...

Il primo ricordo, poetico e nostalgico... Eh già.
Per me è un pugno di fiori.
Leela