sabato 5 agosto 2006

x Gianpiero

Mi auguravo di non dover più raccontare di inaspettate dipartite, invece ...
Sono ancora frastornato, incredulo, lo sarò ancora per molto perchè lo conoscevo da vent'anni ma purtroppo la realtà dura è questa: Gianpiero non doveva meritare una fine così. E' la realtà che supera l'immaginazione. Ti accorgi subito di quando una persona è brillante, speciale, quando è una spanna sopra la media. E lui era di quelli. Forse anche non simpatico a tutti, ma quando hai un'idea precisa in testa, conosci le tue capacità e sai dove vuoi arrivare, quando riesci a dire un impopolare "no" e diventi il bersaglio di critiche di basso profilo, la simpatia è un carattere marginale. Invece Gianpiero aveva simpatia da vendere e riusciva sempre a metterti a tuo agio, il conoscente e lo sconosciuto. Nel complicato mondo delle macchine amministrative lui era già un asso e tra qualche anno l'avremmo visto scalare chissà quali vette ... Ma non è andata così: uno schianto e poff! Poi cominciano i perchè. Cause, responsabilità, fatalità. Non c'è nulla da dire, tranne che i tempi sono bastardi e se sei un animale da soma prima o poi qualcuno ti carica il fardello fino al limite, e tu taci perchè sei certo (o credi) di farcela. E se il viaggio l'hai già portato a termine, un secondo è già pronto per te e se batterai un tempo migliore sarai ripagato col sorriso beota del dio efficiente. E così ogni giorno, senza il tempo di prendere fiato.
Già, il tempo. Neanche liberi di prendersi il tempo ... Ciao, Gianpiè

1 commento:

spighetta ha detto...

Ciao Giampiè...come ti chiama il tuo caro amico.