lunedì 16 ottobre 2006



Quale doveva essere la musica nella piana mesopotamica al tempo delle notti antiche? Quella di uno scrosciare di acque, di venti, di pietre e tamburi. E musica doveva essere il suono di parole, di nomi e divinità. Ishtar, dea di bellezza e fertilità, dea della terra e della verità, la Venere antica. Già il suono di questo nome nelle calde notti babilonesi era musica e potrei giurarci. Nell’era (quella odierna) in cui le parole non sono musica ma solo suoni nel rumore di fondo possa tu, Ishtar, nuovo mistero di bimba, rischiarare un pezzo di questa terra e musicare luoghi e persone che incontrerai.

Un grande, enorme augurio a Gio e Ros per la piccola e a Niobe per la sorellina nuova arrivata!!!

(foto: Pino Scaccia)

1 commento:

jeneregretterien ha detto...

un augurio piu' bello non potevi fare a questa bimba che porta una scintilla di luce nell'oscurità.
:-)