venerdì 4 aprile 2008

I Have a Dream

Martin Luther King JrL'America è un paese strano, da sempre. Lì nascono grandi movimenti e grandi premesse di democrazia e lì stesso si martirizzano gli uomini migliori. Per poterne poi fare degli idoli, forse perchè c'è più bisogno di idolatrare che pregare un Dio comune.
Accadde così che Martin Luther King fosse l'uomo giusto, che muoveva le folle e diceva cose che oggi sono ovvie (mica tanto, per la verità) ma che allora erano scandalo. Quindi lo si fece fuori, 40 anni fa. E come spesso accade in un colpo solo si santifica e si toglie di mezzo una persona che per quello che dice e pensa è più pericoloso di una crisi finanziaria a Wall Street. Leggendola così, altri misteri americani hanno una soluzione, 9-11 incluso: ma questa è un'altra storia.
Comunque sia, l'eco di quel "I Have A Dream" risuona tutt'oggi e non c'è pallottola che possa zittirlo.
La storia è una gran cosa, farebbero bene a ricordarlo i revisionisti che da noi riempiono tribune tv e scranni parlamentari.

Martin Luther King (Atlanta, Georgia 15 gennaio 1929 - Memphis, Tennessee 4 aprile 1968), pastore battista ed attivista dei diritti civili del popolo afro-americano di colore, è stato il più giovane Premio Nobel per la pace della storia, riconoscimento conferitogli nel 1964 all'età quindi di soli trentacinque anni.
Il suo nome viene accostato per la sua attività di pacifista a quello di Gandhi, il leader del pacifismo della cui opera King è stato un appassionato studioso.
L'impegno civile di Martin Luther King è condensato nella Letter from Birmingham Jail (Lettera dalla prigione di Birmingham), scritta nel 1963, che costituisce un'appassionata enunciazione della sua indomabile crociata per la giustizia.
Unanimemente riconosciuto apostolo della resistenza non violenta, eroe e paladino dei reietti e degli emarginati, Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinché venisse abbattuta nella realtà americana degli anni '50 e '60 ogni sorta di pregiudizio etnico.
Si diploma nel 1948 al Morehouse College e dopo esser diventato pastore battista a Montgomery (Alabama), King si laureò nel 1955 in filosofia alla Boston University. Nella sua vita organizzò decine e decine di marce e manifestazioni di protesta, invocando il diritto al voto ed altri basilari diritti. Queste rivendicazioni furono in seguito accolte con il Civil Rights Act e il Voting Rights Act.
Celeberrimo è rimasto il discorso che tenne il 28 agosto 1963 durante la marcia per il lavoro e la libertà davanti al Lincoln Memorial di Washington e nel quale pronunciò più volte la fatidica frase "I have a dream" (in Italia evocata spesso in maniera forse impropria ma efficace con: Ho un sogno) che sottintendeva l'attesa che egli coltivava, assieme a molte altre persone, perché ogni uomo venisse riconosciuto uguale ad ogni altro, con gli stessi diritti e le stesse prerogative, proprio negli anni in cui - per dirla con le parole di Bob Dylan - i tempi stavano cambiando e solo il vento poteva portare una risposta. Martin, molte volte fu soggetto ad aggressioni e ad offese molto gravi.
Più volte imprigionato, perseguitato dagli ambienti segregazionisti del sud degli Stati Uniti, nel mirino dell'FBI (con il cui capo J. Edgar Hoover ebbe un rapporto di leale antagonismo), King fu assassinato a colpi d'arma da fuoco prima della marcia del 4 aprile 1968, mentre si trovava assieme alla moglie Coretta Scott King (1927-2006) su un balcone del Lorraine Motel di Memphis, Tennessee. Il suo assassino, James Earl Ray dapprima confessò l'omicidio ma in seguito ritrattò.
Nel 1986 è stata istituita una giornata della memoria in onore di M.L.King, da celebrarsi il terzo lunedì di gennaio, in un giorno prossimo a quello della sua nascita. Il 18 gennaio 1993 il Martin Luther King Day è stato celebrato per la prima volta in tutti i cinquanta stati degli USA.
Molti artisti si sono ispirati alle sue parole. Come ad esempio la celebre canzone "Pride" (In the name of love), tratta dall'album The Unforgettable Fire degli U2. Inoltre nel medesimo album della band irlandese è presente un secondo pezzo ispirato a King, "MLK", titolo coniato semplicemente prendendo le iniziali del reverendo. Altre canzoni che fan riferimento a lui sono "One Vision" dei Queen, nel brano di Ben Harper "Like a king" e nell'inedito "Super Pop" di Madonna ("…If I was an hero I'd be Martin Luther").

5 commenti:

corradovecchi ha detto...

Ciao, quando riguardo i filmati e i discorsi di Martin Luther King penso alla grande energia, al trasporto e l'emozione che riusciva a trasmettere; questo sommato a una straordinaria capacità oratoria; in quei tempi lui e Bob Dylan hanno veramente rivoluzionato la cultura creando un grande movimento..Ciao buona giornata !

ceglieterrestre ha detto...

Le persone brave non servono ai cattivi.Una buona giornata di primavera.Grazie per le tue visite

utente anonimo ha detto...

era ed è un esempio di coraggio e determinazione per la generazione giovanile. bello questo tuo post.

rosdrudidurella ha detto...

Il suo ricordo e pensiero mi emozionano sempre! ... Fa piacere vedere la rete piena di lui, spero non sia solo collegato alle elezioni imminenti, sia qui che in america, si attaccano a tutto pur di avere visibilità e voti.
Buon fine settimana
e continuiamo a sognare ....
Baci,
Rossella.

AlmostMe ha detto...

avrà voglia il popolo americano di cambiare questa volta??