lunedì 6 ottobre 2008

alitalia_logoLa crisi dell'Alitalia? Una questione di logo. Sì, perché in realtà la beneamata compagnia perde colpi dal 1996 e non per una sfortunata serie di disavventure politico-economiche sommate ad una congiuntura internazionale sfavorevole, ma semplicemente perché si ostina a mantenere quei colori nei loghi. Una botta di corsivo al logo originale del '69, ma è un autogol (pagatissimo, tra l'altro): lo fanno tutti, prima di decretare la morte definitiva di un logo. E i colori? Il verdone si sa è demodè, ed il rosso carminio fà tanto cinese. No calma, non sono diventato anti-repubblicano tutt'un tratto: è che le due cose unite tra loro sul timone urlano "vecchio, poco affidabile e autarchico". Conseguenza: calo a picco dell'interesse pubblico e dell'immagine aziendale. Sì, decisamente è questo il segreto. Bastava che il buon Cempella avesse considerato nel suo piano industriale la questione nuovo logo e la cosa era fatta. Ma i sindacati si sa, non hanno gusto per il colore e dunque vecchio logo e (of-course) bilanci dissestati. Gli investitori stranieri se la ridono sotto i baffi. 

2 commenti:

utente anonimo ha detto...

Aveva ragione il Cavlaiere: "Ma che Panda e Panda, la FIAT farebbe bene a chiamere Ferrari la sua prossima utilitaria". :)

ventiseitre ha detto...

Secondo me se scrivessero "alitalia" con i caratteri della scritta della cocacola, sarebbe tutta un'altra musica.