mercoledì 31 gennaio 2007

Un tempo suonavo. Anzi, c’è stato un  tempo nel quale ho creduto di poter avere un futuro nella musica, come autore o session-man, boh. Chitarrista e bassista, insomma un rocker: ho accarezzato un sogno interessante e con un paio di cover-band ho esplorato territori dal country-blues alla new-wave, dal progressive fino al dark. Tra gli ’80 e i primi ’90 pur autodidatta mi sono cimentato persino nella composizione. Ora suono raramente e solo in privato. Strimpello canzoncine per bambini ai miei figli o strampalate serenate per mia moglie. Ma almeno ora una nuova chitarra campeggia nel soggiorno, a mò di elemento di arredo: eccola, sempre accordata, pronta all’uso.

 

domenica 21 gennaio 2007

Congiunzioni astrali.


 
Luna - Venere, sui cieli di Alberobello. Sabato 20.01.2007; ora locale 17:36.

mercoledì 10 gennaio 2007

Un pò di pubblicità. Non sono un buon lettore, questo lo ammetto. Ma con una Fiat 500 in garage (non è mia, ma di MGZ, orgogliosamente da quando si è patentata) la curiosità si è fatta forte e ho comprato questo volume: “La bizzarra impresa”. Gli autori, Danilo e Fabrizio, narrano di un viaggio-scommessa compiuto attraverso gli oltre 15.000 km della sterminata steppa sovietica col leggendario veicolo che li ha portati fino a Pechino durante l’estate 2005. Niente GPS, nozioni tecniche essenziali e l’italica arte dell’arrangiarsi per un’impresa d’altri tempi, attraverso luoghi che il tracollo dell’Unione Sovietica sta cambiando. Consigliabile a pieni voti.

mercoledì 27 dicembre 2006

domenica 17 dicembre 2006







A testa alta

A rompere le simmetrie
ci penseranno loro
e nessun dominio o campo di forza
potrà mettersi di traverso.
E se quando accadrà non ci sarò
sarà anche meglio,
non dovranno temere
giudizi d’incompetente.
A testa alta, rivoluzionari e giusti,

le simmetrie rotte tra le mani.

sabato 25 novembre 2006


Quando la vidi per la prima volta ero piccolo, ma non abbastanza da non intuire che quello doveva essere un simbolo della città. L’architetto Giò Ponti pensò e realizzò questa splendida chiesa davvero come un monumento. Fine anni ’60: nel pieno del boom economico Taranto si andava espandendo rapidamente con i suoi commerci navali e le sue acciaierie. Il fascino di quest’opera resiste tutt’oggi, pur se soffocato dalle edificazioni che le si sono strette attorno, scimmiottandone un po’ lo stile. Ma lei, la Concattedrale, austera ed elegante signora, continua a distinguersi e a resistere, irradiando lo spazio del suo mistero.


mercoledì 15 novembre 2006

Trigonometria in cucina.

Un annetto fà, quando Ishtar era ancora nell’iperspazio cosmico, il buon Pseudolo ci onorò della sua compagnia in una memorabile cena. Al momento del dessert, la torta alle mele di mia moglie presentava un problema: servirla in un modo tale da non scontentare nessuno dei commensali. Idea: torta alle mele in 30 piccoli pezzi perfettamente uguali (in peso).
Perché si sa, dalle nostre parti non si può lasciare il commensale nella soggezione di dover lasciare una fetta troppo grande a metà. Dunque meglio tanti pezzi piccoli che pochi grossi (meglio ancora se “quanti” indivisibili, sommabili se si vuole).

Il rito si svolse all’incirca così. Individuato un cerchio intermedio di raggio R1 (frazione del raggio esterno R), fu suddiviso il cerchio interno n. 12 pezzi e la corona esterna n. 18 pezzi. La superficie totale come noto è S = π R1^2 + π (R^2 - R1^2) = 2S’+3S’. Fu necessaria la risoluzione del sistema di equazioni di secondo grado in S’ ed R1 (parametriche in R), ottenendo facilmente: R1 = √2/5 R. Fatto questo, occorreva tracciare 3 diametri orientati rispettivamente a π/3, 2/3π e π, individuando così n.12 settori, n.6 esterni ed altrettanti interni al cerchio di raggio R1. E qui il tocco finale: la divisione esatta per 2 dei pezzi dei settori interni, per 3 dei pezzi dei settori esterni. Il risultato ottenuto fu quello di figura, salomonicamente concepito e democraticamente accettato da ogni commensale. Bon appetit.