Ha perso solo una battaglia, quella contro il suo male. Ma ora che il
prof. E. Chiarantoni ci ha lasciati, raccoglieremo quella sua energia per continuarne altre e vincerle. Prima fra tutte, non lasciare che
quell'area maledetta torni edificabile e per la sua memoria e per quella di decine di altre vittime silenziose, diventi un parco verde attrezzato come la città da anni attende.
4 commenti:
in bocca al lupo. davvero.
che ci stiamo affogando, nel cemento, ormai.
.. condivido. RIcambio il saluto :-)
Incrociamo le dita per il parco e speriamo bene. Chissà dove li spediranno, i rifiuri pericolosi tolti da li? Sotto quale tappeto, ed a caro prezzo, li nasconderanno?
Leela
Me lo auguro con tutto il cuore, caro Beppe, che un parco verde sia realizzato su quell'area maledetta. Un pensiero per il prof. Chiarantoni e i suoi cari...
Grazie del commento lasciato al post su ARRAKIS. Denoti una lodevole sensibilità civica.
Un caro saluto
annarita
Posta un commento