mercoledì 31 gennaio 2007

Un tempo suonavo. Anzi, c’è stato un  tempo nel quale ho creduto di poter avere un futuro nella musica, come autore o session-man, boh. Chitarrista e bassista, insomma un rocker: ho accarezzato un sogno interessante e con un paio di cover-band ho esplorato territori dal country-blues alla new-wave, dal progressive fino al dark. Tra gli ’80 e i primi ’90 pur autodidatta mi sono cimentato persino nella composizione. Ora suono raramente e solo in privato. Strimpello canzoncine per bambini ai miei figli o strampalate serenate per mia moglie. Ma almeno ora una nuova chitarra campeggia nel soggiorno, a mò di elemento di arredo: eccola, sempre accordata, pronta all’uso.

 

7 commenti:

hope12 ha detto...

Appunto, pronta all'uso. Ciao

contevico ha detto...

Anch'io una volta suonavo.
In un'orchestra di gran nome, tutte le sere in giro per l'Italia.
E così quando mio padre ebbe l'ultimo infarto non feci in tempo a vederlo vivo.
Da quella sera chiusi il sax nella sua custodia e non la riaprii più.
Ora la custodia è in salotto, ancora chiusa, da più di trent'anni.
Forse sbagliai.
Forse sbaglio a non riaprirla.
Un giorno ci scriverò su.

miguelmm40 ha detto...

del resto beppe starnazza è una citazione troppo avanti per fare successo! :)

utente anonimo ha detto...

Per non farsi cogliere impreparati!

Tricolor ha detto...

A vederla è bella. Se ti permette di mantener vivo un sogno allora credo che dovrai fare in modo che non si posi troppa polvere sulle corde...

dzikr ha detto...

Una bella Ovation (ke xò non amo!).

Passa a sentir la mia musica e dimmi!

CiaU

gentlemac ha detto...

stupenda!!!! siamo sempre incatenati a certi nostri sogni. A proposito:

Vieni a vedere di che si tratta, tanto si spezza facilmente!!!